UNA MANO AMICA ODV - L'amore di Dio

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L'amore di Dio

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Eduardo Todaro

Introduzione.....

 

 

 

« Perciò, chi pensa di stare in piedi,
guardi di non cadere
».
(Rif. Prima Epistola ai Corinzi Cap.10 verso 12)

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Come Sopravvivere Vivendo da Barbone Senzatetto



Le persone senzatetto, dette anche clochard, in Italia sono circa 80.000 (ma sicuramente il numero è molto maggiore). Un numero enorme che ci fa subito comprendere come questa condizione, seppur problematica, permetta una perfetta sopravvivenza.

  

L’importante è conoscere le fonti di sostentamento che, ai nostri giorni, sono più che sufficienti per tutti, anche per questa tipologia di popolazione molto numerosa.

  

Questa condizione è divenuta ultimamente una vera e propria scelta di vita. Molte persone, appartenenti a qualsiasi ceto e categoria sociale, di colpo scelgono di cambiare il corso della propria esistenza. Stanchi, magari, di pagare le tasse, del tenore di vita mondano, di impegni più o meno gravosi e della frenesia della quotidianità, preferiscono chiudersi in
un nuovo mondo, quello dei barboni.

Del resto, chi intraprende questa strada, spesso non lo fa per motivi economici.

 

 

Ecco come vivere da Barboni Senzatetto             
 
 

  

L’arte dell’arrangiamento è la prima regola di vita che deve prendere subito il sopravvento.

  

Il rifugio dove vivere e dove ripararsi, in caso di intemperie o di notte, può essere scelto tra molte alternative come, ad esempio, l’atrio di un portone, un angolo riparato di un cortile, sotto un ponte o un grande scatolone di cartone.

 

  Il freddo è il nemico numero uno per i disagiati. Per i vestiti non esistono grossi problemi di sorta. E’ sufficiente rovistare nei cassonetti della spazzatura o, meglio ancora, in quelli dedicati alla raccolta degli indumenti usati: lì si troverà senz’altro qualcosa di utile. In alternativa si può chiedere direttamente a qualche chiesa.

Allestire anche un abbigliamento completo è cosa assai semplice: una sciarpa, un cappotto, scarpe pesanti per l’inverno e maglioni di lana si trovano facilmente. I più fortunati possono passare la notte nelle stanze delle stazioni ferroviarie, spesso riscaldate dai termosifoni. stazione
 
 
La difficoltà maggiore sta nel trovare il cibo. Ma anche questo fattore, oggi, è facilmente superabile.

 

Molte amministrazioni comunali dedicano ai senza tetto delle apposite strutture nelle quali essi possono consumare, gratuitamente, un pasto caldo. Anche molte associazioni offrono ai poveri un piatto caldo, un pezzo di pane e tanto calore umano.

  

E’ poi facile trovare, in strada, qualche anima pia che regali del latte, frutta, pane o altra roba commestibile. I più disperati possono trovare la merce invenduta del giorno prima presso il panificio o chiedere i rifiuti al ristorante. Al limite, l’elemosina è l’arma vincente con cui si può sbarcare il lunario per qualche giorno. elemosina
 
 

 

 
 
La pulizia del proprio corpo è, ovviamente, un fattore che viene quasi completamente a mancare in queste condizioni. I bagni pubblici, in questi casi, sono di grande aiuto. Anche una piccola scorta d’acqua, nel proprio rifugio, può essere molto utile.

 
In ogni caso, chi intraprende questo tipo di vita, lo fa per sfuggire ad un tipo di società che si è venuta a creare, spesso severa e indifferente ai vari problemi di questa povera gente, ma sovente egli è felice di essere un sensatetto o clochard.

I Detenuti  

Chi si trova detenuto in qualche carcere è consapevole di aver commesso un errore, sa di essere caduto nel peccato e che da questa caduta è sempre difficile rialzarsi. Difficile perché nella nostra società, che si definisce cristiana, certi errori non si pagano solo con il carcere, ma anche con il marchio d'infamia che provoca discriminazione e isolamento che accompagnano quell'individuo e la sua famiglia per tutta la vita.

L’apostolo Paolo, nel testo della Bibbia citato, si rivolge ai cristiani e li mette in guardia nel loro atteggiamento di persone «giuste». Tu, che pensi di non sbagliare, tu che sottovaluti i tuoi errori, fai attenzione perchè anche tu sei soggetto a cadere. Tu, che pensi di non arrivare mai a sbagliare in maniera così grave da andare in prigione, non pensare che il tuoi fallimenti e sbagli non siano altrettanto gravi, ma essi provocano sofferenza alla tua coscienza e dolore a colui che è in relazione con te.

 

Ora a te, caro amico che sei caduto, ricorda: «DIO TI OFFRE LA POSSIBILITA' DI RIALZARTI», proprio come chi è ammalato ha la possibilità di curarsi e guarire. Tu che hai sbagliato puoi ricevere da Dio l’aiuto, il perdono e la possibilità di ricominciare con una nuova vita. Vuoi sapere come?  leggi questa «BUONA NOTIZIA».

Una Buona Notizia...

La Buona Notizia.....


               Ecco la BUONA NOTIZIA:

 

DIO, a prescindere dal tipo di peccato commesso, TI AMA. Egli a testimonianza di questo Suo amore (verso di te, sua creatura) ha mandato Gesù, il Suo Unigenito Figlio, a pagare sulla croce il debito per il tuo peccato. Prima di morire, Gesù ha camminato con l'uomo, ha vissuto con l'uomo ed ha condiviso le tue stesse sofferenze. Anche la Sua vita è stata una vita piena di incomprensioni, di derisioni e di mancanza di apprezzamenti da parte di un genere umano che lo ha rifiutato sin dalla nascita.

Egli fu abbandonato da tutti e schernito, alla fine morì sulla croce per donare a te ed a me la possibilità di ricevere il perdono (se crediamo!) dei nostri peccati. In seguito Egli è risorto perché desidera vivere oggi con te e con me donandoci la possibilità di uscire dall'ombra del peccato e vivere una vita esuberante di gioia e pace. Questa è la BUONA NOVELLA espressa non con parole di sapienza umana ma con semplicità.
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Quindi, caro lettore, solo credendo in Gesù (l'unico mezzo, l'unica VIA per entrare nel regno dei cieli) otterremo il perdono per i nostri peccati. Credi tu questo? Credere significa nascere di nuovo, occorre cioè nascere a nuova vita. Quest'affermazione fatta da Gesù a Nicodemo (un uomo che, preso dalla curiosità, andò a Gesù di notte). Quell'uomo oggi puoi essere tu. Vai a Gesù, parlagli con tutto il tuo cuore, invitalo ad entrare nel tuo cuore. Accettalo come tuo personale Salvatore e Signore e sarai salvo.

Subito proverai la gioia e la soddisfazione d'appartenere al Re di Gloria. Gusterai la felicità della vera vita ed otterrai da Gesù le forze necessarie per affrontare ogni difficoltà che t'affligge. Già altre persone hanno fatto questa esperienza.





                              

 


« Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo unico figlio,
perchè chi crede in Lui non muoia ma abbia vita eterna
».
(Rif. Evangelo di Giovanni Cap. 3 verso 16)
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